Francesco Lentini, nacque a Rosolini (Sicilia-Italia) alle ore 16,15 di sabato 18 maggio 1889, in via Gintoli n. 9, dai braccianti Natale e Giovanna Falco.
Fu il quinto di 12 figli e il primo maschio dopo Rosario, Rosaria, Filippa e Francesca, mentre i fratelli Michele e Giuseppina, nacquero negli Usa. La levatrice Maria Alberino, incredula e impaurita, lo ripose «no cestino ri vusu» (cestino di giunco) che nascose sotto il letto e poi fuggì urlando, richiamando l’attenzione di molte donne, che entravano nella stanza piangendo, senza, tuttavia, avere il coraggio di dire a Giovanna la verità. Quando Giovanna rimase sola e tolse a Francesco «u fasciuni» (fascia di cotone), nella quale l’aveva avvolto la nonna materna «Pippina» (Giuseppa Casto), capì perché piangessero. Il padre Natale non era in casa perché si trovava in campagna «a metiri» (a mietere il fieno), ma quando rientrò accettò la volontà dell’Onnipotente.
Secondo antiche superstizioni, in paese si diffuse subito la notizia che Giovanna, durante la gravidanza, «si pigghiau ri scantu», cioè sia rimasta impressionata nel vedere «u mastru carraturi» (carrettiere) con un tavolo bucato poggiato su tre gambe. La «maravigghia» fu etichettato come il risultato del castigo di Dio, tanto che «Ciccinieddu tri pieri» (Francesco tre piedi), inizialmente fu rifiutato e accudito dalla moglie di suo zio Corrado Falco.
All’età di 4 mesi le prime visite specialistiche a Napoli, mentre a 5 anni incominciò a uscire di casa, ma pur stendendo la terza gamba, non poteva camminarci; dirà che questo lo rendeva infelice.
Visse anche in via Lo Bello n. 26, adattandosi al suo corpo: la madre gli cuciva pantaloni ad hoc e commissionava «o scarparu» (calzolaio) tre scarpe; imparò a stare seduto e a dormire mettendo la sua terza gamba sul busto; quando la terza gamba non poggiò più a terra, optò per legarla alla vita.
Poiché tutti volevano vederlo, fu esibito in tante città e poi nel 1897 a Londra. Nel 1898, Magnano, titolare di uno spettacolo dei pupi, lo condusse a Middletown assieme ai genitori e ai fratelli Filippa e Corrado, dove si esibì nel circo Ringling Bros, calciando palloni al pubblico. Nel 1906 debuttò con il circo Barnum al Madison Square Garden di New York. Girò diverse volte gli Usa e l’Europa.
Nel 1907 sposò Theresa Murray dalla quale ebbe quattro figli: Giuseppina, Natale, Francesco Junior e Giacomo (James). Gli attuali discendenti sono i nipoti Richard e Pamela Longo, Bill Wieland e Jannelle Maide, Jim e David; Jim, George, Michael, Theresa, Clarolyn, Phyllies e Kathy. Intorno al 1935, iniziò a convivere con Helen Shupe.
Frank aveva caratteri somatici siciliani: altezza 169 cm, carnagione scura, occhi verdi (tendenti all'azzurro), capelli marroni. Aveva studi di ottavo livello, in parte grazie agli insegnamenti di Giovannina Brogato. Suo cugino Louis in America lo sentì parlare in siciliano, mentre nel 1923 Pietra Scala lo incontrò a Rosolini in via Alighieri.
Morì a Jackson (Tennessee), il 21 settembre 1966, all’età di 77 anni, mentre era in tournée.
Alla domanda perché fosse nato così, rispondeva: «… che mia madre non ha dato alla luce due figli. Più di uno, ma non due».